Scandicci nella Guida dei Comuni Sostenibili italiani 2025/2026: premiate biodiversità e mobilità sostenibile

Scandicci nella Guida dei Comuni Sostenibili italiani 2025/2026: premiate biodiversità e mobilità sostenibile

C’è anche Scandicci nella Guida dei Comuni Sostenibili italiani 2025/2026, la seconda edizione del volume che la Rete dei Comuni Sostenibili ha appena illustrato al Salone Internazionale del Libro di Torino. La presentazione del libro ha avuto luogo giovedì 22 maggio 2025 nell’aula magna della Fabbrica dei Saperi di piazza Matteotti nell’àmbito del festival “72 ore di biodiversità”. Sono intervenuti Claudia Sereni (sindaca di Scandicci), Saverio Mecca (assessore alla transizione ecologica del Comune di Scandicci), Benedetta Squittieri (copresidente della Rete dei Comuni Sostenibili), Marco Filippeschi (coordinare del Comitato scientifico della Rete) e Maria Teresa Cao (funzionaria del Comune di Scandicci).

 

La Guida è una raccolta – e un racconto – di buone pratiche di sostenibilità da condividere, raccontare, “copiare” e incentiva la promozione di un turismo rispettoso di luoghi e persone: è l’obiettivo di questa pubblicazione della Rete, che nella nuova edizione 2025/2026 si presenta arricchita con ben 130 enti locali presenti.

 

Per quanto riguarda il Comune di Scandicci, tra le buone pratiche presenti nel libro si segnalano proprio il festival “72 ore di biodiversità”, dove è stato presentato il volume (peraltro in occasione della Giornata mondiale della biodiversità), che prevede numerose iniziative: laboratori per bambini, concerti, spettacoli, mercati agricoli, pranzi sociali e condivisione di esperienze e sensibilizzazione sui temi ambientali e di sostenibilità. Nella Guida si parla, inoltre, di mobilità sostenibile: il collegamento tramviario con Firenze, sistemi di interscambio fra traffico su gomma e trasporto metropolitano su ferro, sviluppo dei percorsi ciclabili e molto altro.

 

“Nella scorsa campagna elettorale abbiamo capito che a Scandicci c’era bisogno di fare un passo in avanti nel campo della sostenibilità, in linea con il dinamismo della nostra comunità – afferma Claudia Sereni, sindaca di Scandicci –. E quando siamo stati chiamati ad amministrare il territorio, abbiamo ritenuto di dare una maggior concretezza alle politiche di sostenibilità. Per questo abbiamo creato un assessorato alla transizione ecologica e all’Agenda 2030 e l’ingresso nella Rete dei Comuni Sostenibili, che ringrazio, è stata una logica conseguenza. Il ringraziamento va anche alla struttura comunale, che ha le competenze per poter mettere a terra progetti in questo àmbito complesso e molto importante, e alle altre istituzioni che stanno portando avanti questo cammino insieme a noi”.

 

“Abbiamo intrapreso il percorso con la Rete dei Comuni Sostenibili da relativamente poco tempo, ma le nostre politiche di sostenibilità partono da lontano e questa nuova esperienza è una conferma, oltre che un arricchimento – afferma Saverio Mecca, assessore alla transizione ecologica del Comune di Scandicci–. Le buone pratiche presenti nel volume hanno avuto una grande incidenza nella vita quotidiana della comunità, penso soprattutto alla mobilità sostenibile all’avanguardia. Il ringraziamento va alla Rete, agli uffici comunali e ai cittadini: senza il loro contributo sarebbe impossibile intraprendere il cammino verso gli obiettivi di Agenda 2030”.

 

“Per un comune far parte della Guida dei Comuni Sostenibili è sia un punto di arrivo che un punto di partenza – commentano Benedetta Squittieri, copresidente della Rete dei Comuni Sostenibili e Marco Filippeschi, coordinatore del Comitato scientifico della Rete dei Comuni Sostenibili –. Un punto di arrivo perché vuol dire che le buone pratiche di sostenibilità proposte nel volume (e non solo) si sono rivelate efficaci e concrete. Un punto di partenza perché la presenza nel volume significa aver avviato un processo di condivisione con altri enti locali per far conoscere queste buone pratiche, ‘copiarle’, metterle in comune e, soprattutto, dare il proprio contributo al raggiungimento degli obiettivi di Agenda 2030, dove le comunità locali devono rivestire un ruolo da protagoniste”.

 

Cos’è la Guida dei Comuni Sostenibili italiani

 

Buone pratiche di sostenibilità, idee e progetti per la tutela dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile dei territori, a partire da un turismo armonioso e rispettoso di luoghi e comunità. La Guida dei Comuni Sostenibili italiani racchiude tutto questo e intende portarlo all’attenzione del pubblico, per contribuire alla crescita della sensibilità verso argomenti e temi che da qualche anno trovano spazio nella nostra Costituzione: un turismo sostenibile vuol dire un turismo non estraneo ai territori e alle persone che li vivono, ma in armonia con l’ambiente e l’ecosistema. Insomma, l’Agenda 2030. E l’edizione 2025/2026 della Guida è qui per ispirare e guidare chi intende intraprendere questo percorso proposto dalle Nazioni Unite, arricchendo anche quello di chi lo sta già percorrendo. Pubblicato da Edizioni ETS, il volume racchiude approfondimenti sui 125 comuni presenti rispetto ai 98 del 2024, mentre le pagine salgono a 450. Non solo. Quest’anno, per la prima volta, sono state pubblicate schede relative anche a due province e a due città metropolitane. Quindi, ben 129 comunità locali, pari a quelle attualmente aderenti alla Rete dei Comuni Sostenibili, l’associazione più grande d’Europa di enti locali impegnati concretamente sugli obiettivi di sostenibilità ambientali, sociali, economici e istituzionali.

 

Cos’è la Rete dei Comuni Sostenibili

 

La Rete dei Comuni Sostenibili è un’associazione nazionale senza scopo di lucro aperta all’adesione di tutti i comuni italiani e unioni di comuni, a prescindere dalla dimensione, collocazione geografica e colore politico dell’amministrazione comunale. Dal 2023 è aperta anche all’adesione di province, città metropolitane e regioni. L’associazione promuove politiche per la sostenibilità ambientale, sociale, culturale ed economica, con un progetto innovativo e concreto, valorizzando le buone pratiche e accompagnando le amministrazioni locali alla territorializzazione e al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. È nata nel 2021 su iniziativa dell’Associazione delle Autonomie Locali Italiane (ALI), Città del Bio e Leganet, in collaborazione con ASviS, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, e in sinergia con il Joint Research Centre della Commissione europea. Hanno aderito oltre 130 enti locali ed è in costante espansione. Nel 2024 è stata pubblicata la prima edizione della Guida dei Comuni Sostenibili italiani. Nel 2025 è stata inclusa fra i partner della campagna di Caterpillar Radio2 M’illumino di Meno del 16 febbraio dedicata al risparmio energetico e alla promozione degli stili di vita sostenibili. Sempre nel 2025, ha fatto il proprio ingresso nel Forum nazionale per lo Sviluppo Sostenibile del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. A maggio 2025 ha pubblicato la seconda edizione della Guida.

 

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Ufficio stampa Comuni sostenibili – La White