“Con l’approvazione del PAESC, Crispiano compie un passo concreto verso un futuro più sostenibile, efficiente e rispettoso dell’ambiente. È un atto di responsabilità verso il nostro territorio e verso le generazioni future”. Con queste parole il sindaco di Crispiano, Luca Lopomo, annuncia l’approvazione del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima avvenuta il 31 luglio in Consiglio Comunale.
Una giornata senza dubbio storica perché esso rappresenta uno dei provvedimenti più strategici per gli Enti Locali per programmare e pianificare le azioni volte a raggiungere gli obiettivi del Patto dei Sindaci. Non è un obbligo e tanto meno una formalità. È una scelta coraggiosa e concreta: dotare di uno strumento che aiuterà Crispiano ad affrontare gli effetti del cambiamento climatico.
D’altronde il comune è stata anche la prima realtà della Puglia ad aderire fin dalla nascita alla Rete dei Comuni Sostenibili, l’associazione più grande in Europa di enti locali che si dedicano alla sostenibilità attraverso un monitoraggio delle politiche con indicatori locali collegati agli obiettivi globali dell’Agenda 2030. “Da tempo stiamo operando su questi temi, con azioni e scelte coerenti, e il PAESC rappresenta un tassello fondamentale che ci guiderà con ancora più determinazione e visione verso il raggiungimento di questi obiettivi – prosegue il sindaco Lopomo – Inoltre, questa approvazione segna anche il raggiungimento di un target del nostro Rapporto di Sostenibilità nella rete dei Comuni Sostenibili: un indicatore sentinella che siamo orgogliosi di aver conseguito.”
Alluvioni, siccità, incendi, ondate di calore non sono eventi lontani. Sono qui, e già li stiamo vivendo. In particolare nel Mediterraneo che rappresenta un hotspot del cambiamento climatico: più vulnerabile e dove i cambiamento sono più rapidi e intensi che altrove, in particolare nel sud del Paese. Con il PAESC l’Ente vuole dare un contributo a ridurre del 55% le emissioni di CO₂ entro il 2030, raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e combattere la povertà energetica. Insomma una guida pratica: dice come tagliare le emissioni (mitigazione), come adattarsi agli impatti già in corso (adattamento) e come non lasciare nessuno indietro (inclusione).
Un provvedimento molto importante che vuole contribuire anche a sensibilizzare la comunità locale, le cittadine e i cittadini, a partire dai giovani, a praticare comportamenti responsabili nella vita quotidiana che contribuiscano a prendersi cura dell’ambiente e del proprio territorio.