“Comuni montani e aree interne importanti per lo sviluppo sostenibile”

“Comuni montani e aree interne importanti per lo sviluppo sostenibile”

Testico (SV), 2 settembre 2025. Il Comune di Testico, in provincia di Savona, riceve la targa di Comune Sostenibile e lancia un messaggio significativo: “I comuni ‘piccoli’, inclusi quelli montani e le aree interne, siano protagonisti del cambiamento rappresentato dall’Agenda 2030”.

Lunedì 1° settembre ha avuto luogo, nel comune savonese, un’iniziativa di presentazione del Rapporto Montagne Italia 2025, un documento ricco e strutturato che nasce nell’àmbito del Progetto Italiae del Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed è attuato dall’Uncem, l’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani. Obiettivo: descrivere come si manifesta la contemporaneità nei territori di montagna. Tra i presenti, insieme alla sindaca di Testico, Lucia Moscato, al presidente nazionale Uncem, Marco Bussone, e al direttore di Anci Liguria, Pierluigi Vinai, anche Maurizio Gazzarri, direttore tecnico della Rete dei Comuni Sostenibili e curatore della Guida dei Comuni Sostenibili italiani 2025, di cui Testico fa parte.

Nell’occasione, è stata celebrata la consegna della targa di Comune Sostenibile a Testico, che fa già parte della Rete dei Comuni Sostenibili, ma che con questo ulteriore passo in avanti avvierà di fatto il monitoraggio delle proprie politiche di sostenibilità grazie alla collaborazione con la Rete.

In sintesi, la pubblicazione illustrata a Testico presenta dati socioeconomici di tutti i territori montani del Paese e, per la prima volta, si entra nel dettaglio dei singoli territori.

“È stato un successo in termini di presenza: sala piena e alta qualità del pubblico. Tanti amministratori e amministratrici locali, autorità regionali e provinciali, tecnici geologi, forestali e dell’energia, con interventi di alto livello da parte di tutti – fa sapere la sindaca di Testico Lucia Moscato –. Il rapporto sui territori di montagna presentato da Uncem evidenzia dati nazionali in interessante e significativo miglioramento dal punto di vista demografico e socioeconomico che per la Liguria sono superiori alla media nazionale. Il Comune di Testico ha infatti evidenziato alcuni dati molto positivi sul proprio contesto comunale, tra flussi migratori in positivo, case acquistare per residenza o seconda casa e situazione patrimoniale comunale: tutto ciò deve incoraggiare i governi regionali e nazionali a mettere in campo maggiori e più mirate strategie e risorse strutturali per far sì che i segnali incoraggianti che oggi rileviamo possano migliorare e consolidarsi in nuova struttura sociale ed economica stabile. Dai comuni montani e dai piccoli comuni è in fermento una nuova linfa socioeconomica per l’economia regionale e nazionale ma c’è bisogno di convinzione e volontà programmatica di lungo periodo. Lo ha sottolineato lo stesso Presidente della Repubblica che occorre occuparsi della ‘questione montagna’ a livello nazionale e seriamente. Se possiamo finalmente registrare una tendenza demografica positiva nei flussi migratori, nelle opere pubbliche realizzate, nel mercato immobiliare in amministrazioni locali che lavorano in condizioni disagevoli, si immaginino i risultati raggiungibili se si potesse finalmente lavorare in condizioni più adeguate e favorevoli. Infine – conclude –, per quanto riguarda la Rete, siamo pronti a effettuare il monitoraggio delle nostre politiche di sostenibilità. È, infatti, da sfatare il luogo comune secondo cui i piccoli centri, soprattutto montani, non possano avere un ruolo centrale nel percorso tracciato da Agenda 2030. Il Rapporto descrive un Appennino vivo, una Liguria che non è solo costa, una sinergia necessaria tra enti locali e imprese. Dobbiamo lavorarci tutti insieme”.

“I comuni cosiddetti ‘piccoli’ e quelli montani, come Testico, devono ricoprire un ruolo da protagonisti per lo sviluppo sostenibile del Paese, comprese le aree interne – afferma Maurizio Gazzarri, direttore tecnico della Rete dei Comuni Sostenibili –. Testico rappresenta un punto di riferimento in questo senso: già da tempo fa parte della nostra associazione e ora si prepara a un cambio di passo e alla redazione del primo report delle proprie politiche sostenibili, oltre a far parte della Guida. La sinergia tra enti e tra realtà associative è decisiva, in questo senso, e il ruolo di Uncem è fondamentale per incentivare il dialogo e la cooperazione di territori vivi e uniti ma che a volte faticano a far sentire la propria voce”.

Cos’è la Rete dei Comuni Sostenibili 

La Rete dei Comuni Sostenibili è un’associazione nazionale senza scopo di lucro aperta all’adesione di tutti i comuni italiani e unioni di comuni, a prescindere dalla dimensione, collocazione geografica e colore politico dell’amministrazione comunale. Dal 2023 è aperta anche all’adesione di province, città metropolitane e regioni. L’associazione promuove politiche per la sostenibilità ambientale, sociale, culturale ed economica, con un progetto innovativo e concreto, valorizzando le buone pratiche e accompagnando le amministrazioni locali alla territorializzazione e al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. È nata nel 2021 su iniziativa dell’Associazione delle Autonomie Locali Italiane (ALI), Città del Bio e Leganet, in collaborazione con ASviS, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, e in sinergia con il Joint Research Centre della Commissione europea. Hanno aderito oltre 140 enti locali ed è in costante espansione. A maggio 2025 è stata pubblicata la seconda edizione della Guida dei Comuni Sostenibili italiani. Nel 2025 è stata inclusa fra i partner della campagna di Caterpillar Radio2 M’illumino di Meno del 16 febbraio dedicata al risparmio energetico e alla promozione degli stili di vita sostenibili. Sempre nel 2025, ha fatto il proprio ingresso nel Forum nazionale per lo Sviluppo Sostenibile del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.

Ufficio Stampa Rete dei Comuni Sostenibili | laWhite