Lucciarini alla presentazione del Rapporto ASviS: “Senza monitoraggio territoriale non può esserci accelerazione sugli obiettivi di Agenda 2030”

Lucciarini alla presentazione del Rapporto ASviS: “Senza monitoraggio territoriale non può esserci accelerazione sugli obiettivi di Agenda 2030”

Roma, 11 dicembre 2025.I comuni e, in generale, gli enti locali sono i protagonisti della sfida per costruire un futuro sostenibile per l’Italia. Senza un monitoraggio territoriale efficace, non può esserci una reale accelerazione sugli Obiettivi dell’Agenda 2030”. È questo il messaggio centrale che la Rete dei Comuni Sostenibili ha fatto emergere durante la presentazione del Rapporto ASviS sui Territori 2025, uno dei momenti più significativi dell’anno per fare il punto sui progressi dell’Agenda 2030 nel nostro Paese. L’evento, ospitato nella Plenaria Marco Biagi di Villa Lubin, sede del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, ha riunito istituzioni, esperti, rappresentanti dei territori e del mondo produttivo per discutere sullo stato delle politiche locali e sulle prospettive future a cinque anni dalla scadenza dell’Agenda globale 2030 delle Nazioni Unite.

La Rete dei Comuni Sostenibili quest’anno ha partecipato con un ruolo da protagonista, confermando la qualità del suo modello nazionale per il monitoraggio degli indicatori di sviluppo sostenibile e la capacità di trasformare i princìpi dell’Agenda 2030 in strumenti operativi a disposizione degli enti locali.

“Desidero ringraziare ASviS e i suoi vertici, i presidenti Pierluigi Stefanini e Marcella Mallen, il direttore scientifico Enrico Giovannini e il segretario generale Giulio Lo Iacono – afferma Valerio Lucciarini De Vincenzi, presidente della Rete dei Comuni Sostenibili –: hanno dimostrato di voler davvero valorizzare l’esperienza e l’attività della Rete dei Comuni Sostenibili in un evento ormai centrale per ASviS e sempre più attenzionato anche a livello nazionale. Senza monitoraggio territoriale non può esserci accelerazione reale sugli Obiettivi dell’Agenda 2030. I comuni sono la leva strategica per il futuro dello sviluppo sostenibile in Italia: metterli nelle condizioni di agire, misurare e programmare significa rafforzare l’intero sistema Paese”.

Lucciarini ha ricordato che la Rete è ormai riconosciuta da ASviS come una delle principali buone pratiche nazionali nella territorializzazione degli SDGs, grazie a oltre cento monitoraggi annuali e a un impianto metodologico che integra indicatori comunali, dati ufficiali e strumenti europei di rendicontazione. “Abbiamo un modello che funziona e lo mettiamo a disposizione del Paese – ha aggiunto –. Il monitoraggio volontario permette ai comuni di individuare priorità, misurare i progressi, correggere le traiettorie e costruire politiche più efficaci. È questo il modo più concreto per rendere l’Agenda 2030 un riferimento reale nelle decisioni quotidiane delle amministrazioni”.

Il Presidente ha anche sottolineato la sperimentazione della cosiddetta “fase 2” del monitoraggio, in cui i Comuni pilota fissano obiettivi quantitativi al 2030 e ne verificano la raggiungibilità, passando dalla fotografia alla previsione dei risultati concreti. Questo approccio anticipa la costruzione delle Agende Locali 2030, coerenti e monitorabili, rafforzando la capacità amministrativa dei comuni e la cultura della sostenibilità.

Durante l’evento sono state distribuite 200 copie dell’ultima Guida dei Comuni Sostenibili 2025/26, con le prefazioni di Giulio Lo Iacono e di Samir de Chadarevian, responsabile delle buone pratiche del Gruppo di lavoro sul Goal 11. Quest’ultimo ha presentato le buone pratiche raccolte nella call annuale di ASviS, a cui hanno partecipato numerosi comuni della Rete. Tra le trenta buone pratiche selezionate figurano il Comune di Grottaferrata con il progetto “BASTA! Un anno di pensieri, riflessioni e azioni per l’eliminazione della violenza contro le donne e il futuro dei loro figli” e il Comune di Prato con “Prato Carbon Neutral”. Tutte le pratiche inviate saranno pubblicate in un paper ASviS nei primi mesi del 2026, e i sindaci riceveranno un attestato digitale di partecipazione.

Lucciarini ha concluso evidenziando come la transizione ecologica, la rigenerazione urbana, le politiche abitative e l’innovazione amministrativa non possano che passare dal protagonismo dei territori. Ha sottolineato anche l’importanza della recente legge sulla Valutazione d’Impatto Generazionale, strumento già sperimentato dalla Rete con diversi comuni associati, che consente di valutare gli effetti delle politiche pubbliche sulle generazioni presenti e future. “Senza il protagonismo dei territori non ci sarà accelerazione possibile – ha aggiunto –. Rafforzare la capacità amministrativa dei comuni significa ricostruire fiducia e guidare la transizione ecologica e sociale del Paese”.

La partecipazione della Rete dei Comuni Sostenibili all’evento ASviS ha confermato una collaborazione ormai consolidata, destinata a proseguire nel monitoraggio nazionale, nel supporto agli enti locali e nella sperimentazione congiunta di strumenti utili all’attuazione della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, con l’obiettivo di arrivare al 2030 con dati solidi, visione condivisa e un’azione territoriale sempre più integrata.

Ufficio stampa Rete dei Comuni Sostenibili laWhite