Rete dei Comuni Sostenibili, 101 indicatori per la politica

Rete dei Comuni Sostenibili, 101 indicatori per la politica

(ANSA) – ROMA, 03 MAG – Disponibilità di verde urbano, di case popolari, piste ciclabili, posti in asili nido, colonnine per auto elettriche, prodotti bio nelle mense scolastiche, consumo di suolo, raccolta differenziata, riqualificazione energetica degli edifici comunali, soglia di esenzione addizionale Irpef, parità di genere. Sono solo alcuni dei 101 indicatori individuati dal comitato scientifico della Rete dei Comuni Sostenibili e presentati oggi nel corso del webinar “101 indicatori dei Comuni Sostenibili”.
    Una novità assoluta: l’associazione di Comuni, nata a gennaio 2021 da un progetto di Ali – Autonomie Locali Italiane, Città del Bio e Leganet, è la prima realtà in Italia ad aver realizzato uno studio per l’individuazione di un set di indicatori comunali, selezionati anche con la collaborazione di Asvis, che delineano le materie di competenza delle amministrazioni locali sulle politiche di sostenibilità da adottare nel proprio comune e con i quali misurare le relative performance pluriennali.
    I dati relativi ai parametri sono studiati sulla base di fonti certificate, quali Istat, Ispra, e altri dataset pubblici a partire da quelli dei singoli comuni acquisiti attraverso appositi questionari. Alla base vi è, quindi, l’idea di guidare e supportare i comuni nell’adozione di politiche sostenibili in linea con i 17 obiettivi di sostenibilità (SDGs, Sustainable Development Goals), stabiliti dalle Nazioni Unite e l’Unione Europea, e con l’Agenda 2030, tradotti, poi, in Italia nei 12 obiettivi del Benessere Equo e Sostenibile (BES). “Le città e i comuni possono avere un ruolo determinante contribuendo con scelte di governo locale lungimiranti a migliorare la qualità della vita dei propri cittadini, rendere efficienti e sostenibili infrastrutture e servizi, creare politiche di sviluppo sostenibile”, ha detto il presidente della Rete dei Comuni Sostenibili, Valerio Lucciarini De Vincenzi.
    “La Rete è un progetto innovativo – ha aggiunto – che può diventare una delle esperienze più avanzate al livello europeo, ma il coinvolgimento dei territori e dei cittadini è fondamentale per realizzare un profondo cambiamento verso la sostenibilità”.

A cura di Ansa2030