San Vito al Tagliamento comune d’eccellenza per la sostenibilità

San Vito al Tagliamento comune d’eccellenza per la sostenibilità

Mobilità sostenibile, verde urbano, raccolta differenziata, attenzione al tessuto economico locale e innovazione digitale. Sono solo alcuni dei settori in cui il Comune di San Vito al Tagliamento si è contraddistinto per un miglioramento concreto e tangibile, tanto da essere “misurato” e certificato dalla Rete dei Comuni Sostenibili.

Martedì 16 maggio, all’Antico Teatro Arrigoni, è stato presentato il primo Rapporto di strategia locale di sviluppo sostenibile. Per la Rete è intervenuto Maurizio Gazzarri, responsabile analisi e sviluppo del monitoraggio, per l’amministrazione comunale il sindaco Alberto Bernava e la consigliera con delega a bilancio e progetto della Rete Federica Del Frè. Questa iniziativa ha fatto parte del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023 di ASviS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.

La Rete dei Comuni Sostenibili, analizzando i dati forniti dal comune e da istituti di ricerca come l’Istat, ha stilato questo primo Rapporto, che valuta 76 indicatori, la maggior parte dei quali su materie di stretta competenza dei comuni. Gli indicatori sono stati elaborati dalla Rete, con la collaborazione di ASviS, mentre il progetto di monitoraggio è stato messo sotto la lente di ingrandimento dal Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea quale buona pratica da esportare in altri paesi europei.

I dati del Rapporto di San Vito al Tagliamento, primo comune del Friuli Venezia Giulia ad aderire alla Rete, fanno riferimento sia al breve periodo (cioè il quinquennio 2017-2022) sia al biennio 2021-22. Per i 56 indicatori quantitativi è stata fatta una valutazione delle tendenze basata su dati numerici, tendenza che può essere di miglioramento o di peggioramento. Per i 20 indicatori qualitativi è stata fatta una valutazione inerente allo stato dell’iter di approvazione di strumenti di pianificazione tematici o di scelte amministrative non misurabili in modo quantitativo.

Dal punto di vista ambientale, ecco alcuni temi significativi: il passaggio ai LED della illuminazione pubblica, giunto già al 92%; l’aumento delle colonnine di ricarica per auto elettriche; il raggiungimento di quasi 25 mq per abitanti di verde urbano; l’incremento di disponibilità di aree pedonali per abitante; la realizzazione di nuove piste ciclabili; il raggiungimento del 79% della raccolta differenziata; Inoltre, San Vito è tra i primi comuni ad aver approvato la delibera di accoglimento di comunità energetiche rinnovabili nel proprio territorio (questo è uno degli indicatori nuovi inseriti nel 2022/23 nelle operazioni di monitoraggio da parte della Rete).

Sul fronte economico, ma anche da quello dell’efficienza della macchina comunale, si segnalano: il pagamento con 17 giorni medi di anticipo sulla scadenza delle fatture, quindi una forma di attenzione e vicinanza al tessuto economico della città; il raggiungimento dell’86% nella capacità di riscossione da parte del comune; l’addizionale comunale Irpef molto bassa (0,07%) per redditi pari a 12 mila euro.

Dal punto di vista dell’innovazione digitale, importante la quantità di servizi di pagamento inclusi nella app PagoPa. Su questo fronte, il comune ha conquistato finanziamenti importanti che lo porteranno a migliorare le altre performance relative alla digitalizzazione.

In merito agli strumenti di pianificazione, San Vito si distingue per l’approvazione già nel 2013 del cosiddetto Piano antenne e per la predisposizione e applicazione del Regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni.

In sintesi, l’82% degli indicatori quantitativi su materie di competenza del comune ha visto negli ultimi cinque anni una tendenza al miglioramento. Un dato sopra la media nazionale. Percentuale che supera il 95% se si considera la tendenza tra il 2021 e il 2022.

“San Vito al Tagliamento è al suo primo Rapporto di sostenibilità e già evidenzia una situazione di eccellenza – sottolinea Maurizio Gazzarri, redattore del Rapporto e responsabile analisi e sviluppo del monitoraggio della Rete dei Comuni Sostenibili –. Già il fatto di decidere di farsi monitorare è un elemento significativo. Sindaco, Giunta e tecnici comunali si sono messi a disposizione e hanno collaborato in modo importante. San Vito emerge come un comune d’eccellenza su tantissimi aspetti relativi alla sostenibilità e ha saputo contrastare con efficacia gli effetti negativi della fase pandemica e della crisi economica in corso. All’evento di presentazione è stata importante la presenza di diversi comuni limitrofi, con i quali abbiamo preso contatto per allargare la Rete dei Comuni Sostenibili in Friuli Venezia Giulia”.

“Siamo molto soddisfatti della fotografia dinamica che emerge dal rapporto circa lo stato del nostro comune rispetto alle politiche di sviluppo sostenibile messe in campo fino a questo momento – commentano il sindaco Alberto Bernava e la consigliera Federica Del Frè –. I risultati positivi nel medio periodo raggiungono un livello più che soddisfacente e aumentano se considerati solo nella variazione fra 2021 e 2022, segno che nell’ultimo anno siamo riusciti a invertire la tendenza di indicatori che negli anni precedenti erano mediamente negativi. Se andiamo poi a guardare i soli indicatori legati a politiche specifiche del comune, la percentuale di positività diventa ancora più alta e rafforza la consapevolezza che i comuni possono fare molto per perseguire concretamente gli obiettivi dell’Agenda 2030. Ad esempio, fra i risultati migliori troviamo il 90% di cibi bio nelle mense scolastiche, in crescita negli ultimi anni; la crescita dei bambini iscritti negli asili nido; il 91,7% di passaggio a LED nell’illuminazione pubblica che porta a risparmio economico e di CO2 prodotta; l’incremento di superficie verde per abitante arrivata quasi a 25 mq; la tempestività nel pagamento delle fatture con più di due settimane di anticipo sulla scadenza, che è un aiuto all’economica locale.

Se rispetto agli indicatori quantitativi possiamo dirci soddisfatti, dobbiamo lavorare di più sugli eventi sentinella rispetto ai quali raggiungiamo una percentuale di positività più bassa. Sulla base delle evidenze raccolte, il comune si impegnerà a mettere in pratica politiche volte al miglioramento degli indicatori deficitari attraverso l’elaborazione di un’agenda locale condivisa con la cittadinanza in un processo partecipativo. La realizzazione del monitoraggio proposto dalla Rete dei Comuni Sostenibili ci ha permesso di porre l’attenzione su politiche di sostenibilità che probabilmente da soli non avremmo valutato, quali per esempio il bilancio di genere, il masterplan del verde, la pubblicazione di open data. Alcune di queste pratiche non sono di facile realizzazione per un comune delle nostre dimensioni, che non possiede personale a sufficienza per poterle svolgere compiutamente, ma sicuramente questo ci serve da stimolo. Il nostro primo obiettivo è di inserire l’analisi di contesto emersa dal monitoraggio nel Documento unico di programmazione così da costituire la base per la ricalibrazione degli obiettivi strategici e operativi nell’ottica di una sempre maggiore sostenibilità del nostro comune, inserendo nella nostra programmazione anche gli obiettivi di Agenda 2030 e BES. Infine, ringraziamo tutti i funzionari e gli uffici comunali che, pur molto impegnati nel loro lavoro quotidiano, ci hanno permesso di redigere il rapporto nei tempi che ci eravamo prefissati”.