Pesaro si conferma città della sostenibilità

Pesaro si conferma città della sostenibilità

Efficienza energetica, incremento delle piste ciclabili, pagamento dei fornitori a tempo di record e zero consumo di suolo. Sono solo alcuni dei settori in cui il Comune di Pesaro si è contraddistinto per un miglioramento concreto e tangibile, tanto da essere “misurato” e certificato dalla Rete dei Comuni Sostenibili.

Mercoledì 31 maggio 2023, nella sala del Consiglio comunale di Pesaro, è stato presentato il secondo Rapporto di sostenibilità del comune: non solo, si tratta del primo capoluogo ad aver ricevuto il secondo Rapporto di sostenibilità dopo quello del 2022. Per la Rete sono intervenuti Maurizio Gazzarri, responsabile analisi e sviluppo del monitoraggio, e Marco Filippeschi, coordinatore del comitato scientifico. Per l’amministrazione comunale il sindaco Matteo Ricci e l’assessora alla sostenibilità e alla coesione Maria Rosa Conti. Per la Rete dei Comuni Sostenibili è intervenuto anche Giovanni Gostoli, direttore dell’associazione.

Prosegue dunque al meglio il percorso di avvicinamento di Pesaro all’appuntamento con il 2024, quando rivestirà ruolo di Capitale italiana della cultura con il titolo La natura della cultura.

La relazione di Pesaro con la Rete dei Comuni Sostenibili è molto salda: oltre a essere stato il primo comune delle Marche ad aderire, ha ricevuto all’assemblea nazionale di Roma dello scorso marzo la “Bandiera Sostenibile 2023” e si è già prestato come tappa per il progetto Comuni Sostenibili on the road, il cui filmato è stato proiettato durante la presentazione del Rapporto. Inoltre, in estate si svolgerà proprio a Pesaro il CaterRaduno di Caterpillar Rai Radio 2, che è anche media partner di Comuni Sostenibili on the road.

L’iniziativa di presentazione del secondo Rapporto di sostenibilità ha fatto parte del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023 di ASviS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, e del Simposio stili di vita sostenibili, organizzato dallo stesso Comune negli ultimi dieci giorni di maggio per affrontare il tema della sostenibilità in tutte le sue declinazioni e applicazioni settoriali, insieme a enti locali, studenti, associazioni ed esperti.

Il Rapporto di sostenibilità del Comune di Pesaro: i dettagli e come funziona

La Rete dei Comuni Sostenibili, approfondendo e studiando i dati forniti dal comune e quelli recuperati da banche dati gestite da istituti di ricerca quali Istat e Ispra, ha stilato il Rapporto di sostenibilità 2023 della città di Pesaro.

Il report valuta 100 indicatori, la maggior parte dei quali su materie di stretta competenza dei comuni. Gli indicatori sono stati elaborati con la collaborazione di ASviS, mentre il progetto di monitoraggio è stato messo sotto la lente di ingrandimento dal Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea quale buona pratica da esportare in altri paesi europei.

I dati del Rapporto di sostenibilità di Pesaro fanno riferimento sia al breve periodo (cioè il quinquennio 2017-2022) sia al biennio 2021-22. Per i 76 indicatori quantitativi è stata fatta una valutazione delle tendenze basata su dati numerici, tendenza che può essere di miglioramento o di peggioramento. Per i 24 indicatori qualitativi è stata fatta una valutazione inerente allo stato dell’iter di approvazione di strumenti di pianificazione tematici o di scelte amministrative non misurabili in modo numerico.

Dal punto di vista ambientale, significativi sono: il superamento di 5 mq medi per abitante delle aree destinate a orti urbani; l’incremento del verde urbano, giunto a 12,79 mq medi per abitante; il passaggio ai LED della illuminazione pubblica, giunto all’89% di copertura; la riqualificazione negli ultimi 7 anni di ben 25 edifici comunali; l’incremento fino al 63% dell’uso dei Criteri Ambientali Minimi per gli acquisti di beni e servizi; l’incremento della densità delle piste ciclabili, giunta a 73 km ogni 100 kmq; l’azzeramento del consumo di nuovo suolo nel 2021; il raggiungimento del 68,5% della raccolta differenziata dei rifiuti.

Sul fronte economico, ma anche da quello dell’efficienza della macchina comunale, si segnalano: l’aumento della capacità di riscossione, che ha superato l’80%; il pagamento con oltre 9 giorni medi di anticipo sulla scadenza delle fatture, una forma di attenzione e vicinanza al tessuto economico della città; il mantenimento allo 0,15% dell’addizionale comunale Irpef per redditi pari a 12 mila euro.

Dal punto di vista dell’innovazione digitale, importante la quantità di servizi di pagamento inclusi nelle app PagoPa e Io. In merito agli strumenti di pianificazione, Pesaro si distingue per: l’approvazione già nel 2005 del Piano per il contrasto all’inquinamento acustico; l’approvazione del PAES (Piano di azione per l’energia sostenibile) nel 2019; l’avvio dell’iter per la predisposizione del PEBA (piano eliminazione barriere architettoniche); la sottoscrizione del Patto per la sicurezza nel 2021; l’aggiornamento nel 2019 del Piano antenne.

Inoltre, nel 2023 è stato avviato l’iter per la realizzazione di una Comunità Energetica Rinnovabile; un aspetto che sarà rilevato nel prossimo Rapporto, essendo l’attuale riferito a dati e informazioni fino al 31 dicembre 2022. In sintesi, oltre l’87,5% degli indicatori quantitativi su materie di competenza del comune ha visto negli ultimi cinque anni una tendenza al miglioramento. Un dato sopra la media nazionale.

“Pesaro giunge al suo secondo Rapporto di Sostenibilità – afferma Maurizio Gazzarri, redattore del Rapporto e responsabile analisi e sviluppo del monitoraggio della Rete – evidenziando una situazione di eccellenza, segno di una continuità di azione sui contenuti e sugli obiettivi dell’Agenda 2030. Del resto, questa città è stata tra le prime a sperimentare il cosiddetto BES, Benessere Equo e Sostenibile, che nel 2014 ha anticipato a livello nazionale i contenuti e i metodi che nel 2015 sono diventati globali con l’Agenda 2030. Qui sono partiti progetti che sono diventati punto di riferimento, come quello della Bicipolitana, che hanno fatto sì che Pesaro divenisse una città da imitare. È l’esempio concreto che il contributo che le comunità locali possono dare al raggiungimento dei 17 obiettivi globali di sostenibilità è determinante”.

“La sperimentazione della Rete è un successo – sottolinea Marco Filippeschi, coordinatore del comitato scientifico della Rete –: dimostra come si possano monitorare le politiche dei comuni secondo gli obiettivi dell’Agenda 2030, verificati con i nostri 100 indicatori. L’azione dal basso è fondamentale e vorremmo che la strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile lo riconoscesse e aiutasse a fare il monitoraggio volontario. Meglio ancora sarebbe anche avere a favore una legislazione specifica: la rivendichiamo. Le grandi preoccupazioni del segretario generale dell’ONU, Guterres, sullo stato di attuazione dell’Agenda devono spingerci ad agire localmente ma anche a pensare e a mobilitarci sempre più globalmente, per contrastare la crisi climatica, la crescita spaventosa delle disuguaglianze e le guerre, che distraggono attenzioni e risorse e aiutano così i sabotatori dell’Agenda”.

“Lo scambio di buone prassi attivate dai comuni sostenibili è fondamentale per la formazione e l’evoluzione di sguardi virtuosi, a tutela dell’ambiente, che devono avere le amministrazioni – commenta Maria Rosa Conti, assessora alla sostenibilità e alla coesione del Comune di Pesaro –. Lo abbiamo visto anche durante questa prima edizione del Simposio stili di vita sostenibili, che ha permesso sia di scoprire nuove realtà efficienti dislocate nel nostro Paese, sia di mettere ancor meglio a fuoco gli obiettivi che ci eravamo già dati per il territorio, in particolare il sostegno alla creazione delle Comunità Energetiche Solidali e l’adozione di nuovi approcci per una migliore gestione dei rifiuti. La sostenibilità è da sempre obiettivo centrale di quest’amministrazione: lo testimonia anche il claim La natura della cultura scelto per il dossier di Pesaro2024 e le 45 azioni di progetto della Capitale italiana della cultura”.

“Per cambiare le cose bisogna misurarle, anche come atto di trasparenza nei confronti dei cittadini – conclude Matteo Ricci, sindaco di Pesaro –. Questo report dimostra se gli atti portati avanti possono migliorare realmente la città oppure no, dando concretezza e aspetto scientifico alle politiche che si fanno. Ritengo la Rete dei Comuni Sostenibili una grande innovazione. È evidente che se noi continuiamo a pensare a modelli di sviluppo che si misurano con gli indicatori del Novecento è difficile creare un nuovo modello. Se la discussione pubblica e politica è solo sul Pil, che resta un indicatore fondamentale, non cambia mai il modello di sviluppo. Mi fa molto piacere il dato positivo sul consumo del suolo, una delle politiche che portiamo avanti è quella del costruire sul costruito, incentivando questa azione attraverso varianti o semplificazione urbanistiche. Ovviamente continueremo a lavorare sulle criticità evidenziate e ad apportare idee per allargare questa rete di buone pratiche sul territorio italiano”.