“Il Rapporto ASviS 2025, consegnatoci dalla presentazione e illustrazione del direttore scientifico Enrico Giovannini, preoccupa chi, come noi della Rete dei Comuni Sostenibili, crede che nella sostenibilità ci sia la strategia obbligata da attuare, per costruire il presente e lanciare il futuro verso il progresso di una qualità della vita da inseguire, quotidianamente, come obiettivo indispensabile e ordinario”.
Così Valerio Lucciarini De Vincenzi, presidente della Rete dei Comuni Sostenibili, sul nuovo Rapporto di ASviS l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, relativo al 2025.
Sono passati dieci anni dalla nascita di Agenda 2030 delle Nazione Unite e dalla sua introduzione a livello europeo. È per questo motivo che il Rapporto 2025 di ASviS, presentato lo scorso 22 ottobre, ha il sapore di un bilancio. Non solo, quindi, per l’avvicinarsi della scadenza fissata al 2030.
“In un momento dove gli enti locali iniziano ad approcciare in modo sistemico a tali indicazioni – prosegue –, impostando un lavoro di lungo periodo attraverso un’attività avviata e dove anche il mondo delle imprese dimostra di prendere coscienza delle priorità configurate negli SDGs dell’Agenda 2030, deve divenire conseguenziale un sostegno fattivo, efficiente ed efficace di tutte le istituzioni pubbliche nazionali e internazionali affinché il legislatore consegni alle comunità un’azione convinta e convincente a sostegno dello sviluppo sostenibile, come modello sul quale basare le politiche pubbliche. I dati del Rapporto ASviS ci dicono chiaramente che non si sta andando, con determinazione e il necessario impegno, verso questa traiettoria: in Italia e in Europa, infatti, più della metà dei target di Agenda 2030 non saranno raggiunti. Tale condizione va assolutamente sollecitata al fine di generare una responsabilità compiuta che non può essere rimandata o, addirittura, marginalizzata da altri approcci che appaiono anacronistici”.
Ufficio stampa Rete dei Comuni Sostenibili – LaWhite