14 Giu Ponte in Valtellina (SO) è Comune Bandiera Sostenibile 2025
Ponte in Valtellina (SO), 15 giugno 2025. Il Comune di Ponte in Valtellina, in provincia di Sondrio, è un vero e proprio riferimento nel campo della sostenibilità. Sabato 14 giugno, nella dimora storica del Roseto del Drago, è stato presentato il nuovo Rapporto di sostenibilità dell’ente, quello riferito al 2024, il quale ha ricevuto sia la Libellula Comuni Sostenibili che la Bandiera dei Comuni Sostenibili 2025. Ponte in Valtellina fa, inoltre, parte della Guida dei Comuni Sostenibili italiani edizione 2025/2026 e all’iniziativa è stato illustrato anche il volume dedicato a turisti, amministratori locali e cittadini, pieno di buone pratiche di sostenibilità e luoghi da visitare in tutta Italia, presentato all’ultimo Salone internazionale del Libro di Torino.
All’evento sono intervenuti Franco Biscotti (sindaco di Ponte in Valtellina), Brunella Giacomoli (consigliera comunale con delega alla Comunità Montana Valtellina di Sondrio), Tiziano Maffezzini (sindaco di Chiuro e presidente della Comunità Montana Valtellina di Sondrio), Giovanni Gostoli (direttore generale della Rete dei Comuni Sostenibili).
Il Rapporto di sostenibilità del Comune di Ponte in Valtellina relativo al 2024
La Rete dei Comuni Sostenibili, analizzando i dati forniti dal Comune di Ponte in Valtellina e da istituti di ricerca come l’Istat, ha stilato il Rapporto che valuta una serie di indicatori, la maggior parte dei quali su materie di stretta competenza dell’ente. Gli indicatori sono stati elaborati dalla Rete, con la collaborazione di ASviS, mentre il progetto di monitoraggio è stato messo sotto la lente di ingrandimento dal Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea quale buona pratica da esportare in altri paesi europei.
Ponte in Valtellina raggiunge il 60% di indicatori quantitativi con tendenza positiva o stabile su materie di competenza comunale nel breve periodo, cioè negli ultimi 3 – 5 anni. Considerando l’ultimo anno, tale percentuale si attesta al 56%. Da sottolineare la grande distanza con la positività degli indicatori di contesto: 20 punti percentuali, segno di una vitalità locale importante in un contesto non semplice da contrastare. Prendendo tutti gli indicatori quantitativi la percentuale di tendenze positive o stabili nel breve periodo è al 52,2%.
Tra i dati quantitativi più significativi si segnalano:
– l’equilibrio di genere nella composizione della Giunta municipale;
– il raggiungimento del 51% nella conversione a LED dell’illuminazione pubblica;
– la disponibilità di verde urbano per abitante;
– la conversione a mezzi a impatto zero del parco auto comunale;
– l’incremento dell’organico di polizia municipale e delle telecamere di videosorveglianza.
Tra gli indicatori qualitativi, positive le azioni su:
– i tempi di pagamento delle fatture (oltre 15 giorni in anticipo medio rispetto alla scadenza);
– l’avvio della procedura per la costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile;
– l’approvazione nel 2023 del Piano di protezione civile;
– l’adozione della tariffazione puntuale per la Tari.
Considerati i risultati e le tendenze, per migliorare ulteriormente una situazione più che positiva, ecco i suggerimenti della Rete dei Comuni Sostenibili:
– l’impegno per l’attivazione del servizio asili nido, anche in forma associata con comuni limitrofi;
– valutare l’adozione della Carta di Avviso Pubblico;
– l’attivazione dell’iter per alcuni strumenti di pianificazione (Peba, digitale);
– la realizzazione di un parco accessibile;
– l’avvio della procedure per l’attivazione di un organismo di rappresentanza e partecipazione giovanile.
“L’adesione alla Rete dei Comuni sostenibili è per il Comune di Ponte in Valtellina un elemento di particolare orgoglio e soprattutto rappresenta un’opportunità per migliorare l’approccio al modo di amministrare, prestando sempre attenzione agli standard qualitativi in vari ambiti d’interesse che devono essere la bussola per gli enti locali iscritti a questa associazione – commenta Franco Biscotti, sindaco di Ponte in Valtellina –. Ponte in Valtellina è un piccolo comune ma possiede un borgo storico ricco di peculiarità e tratti da conservare che ben si coniugano con gli obiettivi che la Rete dei Comuni Sostenibili si propone di far raggiungere agli enti aderenti. Non da meno, un vasto territorio – sul fondo del quale scorre trasversalmente l’inestimabile risorsa del fiume Adda, per di più alimentata dai suggestivi e preziosi affluenti torrentizi e costeggiata per buona parte del suo percorso dalla pista ciclopedonale del Sentiero Valtellina – si estende su entrambi i versanti della valle: un ambiente e un paesaggio caratterizzati quindi da elementi di naturalità e ampie zone comprese nel Parco regionale delle Orobie Valtellinesi, che han bisogno di essere amministrati e tutelati con particolare responsabilità, recependo anche i suggerimenti provenienti dal confronto con le municipalità che in ogni parte d’Italia hanno intrapreso questa stimolante strada all’interno dell’associazione. L’auspicio nel breve termine è di riuscire a far conoscere alla cittadinanza le opportunità e i margini di miglioramento della qualità della vita che si potranno ottenere se, insieme, capiremo le potenzialità di questa iniziativa”.
“Ponte in Valtellina è il primo comune della provincia di Sondrio ad aver aderito alla Rete dei Comuni Sostenibili e a ricevere la Bandiera Comune Sostenibile per l’impegno costante sui temi della sostenibilità e per aver adottato un sistema di monitoraggio dell’efficacia delle azioni attraverso indicatori locali di sostenibilità – afferma Giovanni Gostoli, direttore generale della Rete dei Comuni Sostenibili –. I dati del primo report sono una buona base di partenza che testimoniano una sensibilità su tutte le dimensioni dello sviluppo sostenibile: ambientale, economica, sociale e istituzionale. Adottare un sistema di misurazione è un gesto di coraggio e trasparenza, ma anche di responsabilità e consapevolezza per realizzare nuove iniziative e azioni al fine di favorire la transizione ecologica, energetica e digitale, migliorando la qualità di vita del territorio. Insieme al primo Rapporto di sostenibilità presentiamo anche la nuova edizione della Guida dei Comuni Sostenibili italiani 2025/26 dove Ponte in Valtellina è protagonista insieme ad altre 130 realtà di tutta Italia, perché la sostenibilità è anche un nuovo sentiero di sviluppo e di promozione territoriale per un turismo esperienziale capace di coniugare la bellezza dei luoghi con la cura dell’ambiente e il rispetto delle comunità locali”.
Cos’è la Guida dei Comuni Sostenibili italiani
Buone pratiche di sostenibilità, idee e progetti per la tutela dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile dei territori, a partire da un turismo armonioso e rispettoso di luoghi e comunità. La Guida dei Comuni Sostenibili italiani racchiude tutto questo e intende portarlo all’attenzione del pubblico, per contribuire alla crescita della sensibilità verso argomenti e temi che da qualche anno trovano spazio nella nostra Costituzione: un turismo sostenibile vuol dire un turismo non estraneo ai territori e alle persone che li vivono, ma in armonia con l’ambiente e l’ecosistema. Insomma, l’Agenda 2030. E l’edizione 2025/2026 della Guida è qui per ispirare e guidare chi intende intraprendere questo percorso proposto dalle Nazioni Unite, arricchendo anche quello di chi lo sta già percorrendo. Pubblicato da Edizioni ETS, il volume racchiude approfondimenti sui 125 comuni presenti rispetto ai 98 del 2024, mentre le pagine salgono a 450. Non solo. Quest’anno, per la prima volta, sono state pubblicate schede relative anche a due province e a due città metropolitane. Quindi, ben 129 comunità locali, pari a quelle attualmente aderenti alla Rete dei Comuni Sostenibili, l’associazione più grande d’Europa di enti locali impegnati concretamente sugli obiettivi di sostenibilità ambientali, sociali, economici e istituzionali.
Cos’è la Rete dei Comuni Sostenibili
La Rete dei Comuni Sostenibili è un’associazione nazionale senza scopo di lucro aperta all’adesione di tutti i comuni italiani e unioni di comuni, a prescindere dalla dimensione, collocazione geografica e colore politico dell’amministrazione comunale. Dal 2023 è aperta anche all’adesione di province, città metropolitane e regioni. L’associazione promuove politiche per la sostenibilità ambientale, sociale, culturale ed economica, con un progetto innovativo e concreto, valorizzando le buone pratiche e accompagnando le amministrazioni locali alla territorializzazione e al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. È nata nel 2021 su iniziativa dell’Associazione delle Autonomie Locali Italiane (ALI), Città del Bio e Leganet, in collaborazione con ASviS, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, e in sinergia con il Joint Research Centre della Commissione europea. Hanno aderito oltre 130 enti locali ed è in costante espansione. Nel 2024 è stata pubblicata la prima edizione della Guida dei Comuni Sostenibili italiani. Nel 2025 è stata inclusa fra i partner della campagna di Caterpillar Radio2 M’illumino di Meno del 16 febbraio dedicata al risparmio energetico e alla promozione degli stili di vita sostenibili. Sempre nel 2025, ha fatto il proprio ingresso nel Forum nazionale per lo Sviluppo Sostenibile del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. A maggio 2025 ha pubblicato la seconda edizione della Guida.
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Ufficio Stampa Rete Comuni Sostenibili – La White