Settimo Torinese modello di sviluppo sostenibile: nel report di sostenibilità 2025 si sperimentano i nuovi target comunali per l’Agenda Locale 2030

Settimo Torinese modello di sviluppo sostenibile: nel report di sostenibilità 2025 si sperimentano i nuovi target comunali per l’Agenda Locale 2030

Settimo Torinese (TO), 20 settembre 2025. L’attuazione dell’Agenda Locale 2030 passa anche dai Comuni, con la nuova fase del monitoraggio delle politiche di sostenibilità e ambientali messa a punto dalla Rete dei Comuni Sostenibili in collaborazione con l’ente facente parte della Città Metropolitana di Torino. E Settimo Torinese si colloca tra i primi Comuni in Italia a sperimentare i nuovi target per alzare ulteriormente l’asticella per il raggiungimento degli obiettivi proposti dalle Nazioni Unite dieci anni fa con l’orizzonte fissato al 2030.

Sabato 20 settembre, nella sala Levi della Biblioteca Archimede, è stato illustrato il Rapporto di sostenibilità relativo al 2025, con l’aggiunta dei nuovi target, ed è stata presentata la Guida dei Comuni Sostenibili italiani 2025/2026, di cui l’ente fa parte per il secondo anno consecutivo. Sono intervenuti: Elena Piastra (sindaca di Settimo Torinese), Jacopo Suppo (vicesindaco della Città metropolitana di Torino), Francesco Tresso (presidente assemblea MAB Unesco – CollinaPo), Arnaldo Cirillo (assessore all’ambiente di Settimo Torinese), Alessandro Raso (assessore ai lavori pubblici di Settimo Torinese), Valerio Lucciarini De Vincenzi (presidente della Rete dei Comuni Sostenibili), Maurizio Gazzarri (direttore tecnico della Rete dei Comuni Sostenibili).

Cos’è la nuova fase del monitoraggio della sostenibilità

Il Comune di Settimo Torinese è stato tra gli enti che hanno sperimentato nel 2024/2025 la nuova fase del monitoraggio della Rete dei Comuni Sostenibili. Si tratta di una evoluzione determinante nell’ottica della redazione e della realizzazione delle Agende Locali 2030. Ecco come funziona.

Il Comitato Scientifico della Rete ha selezionato 16 indicatori, tra i 100 del set del monitoraggio implementato nel 2021, rispetto ai quali è stato chiesto ai Comuni che hanno effettuato la sperimentazione, la fissazione di target da raggiungere – in questo caso – entro il 2030. In questo modo, l’analisi è stata spostata da ciò che è successo a ciò che potrebbe accadere. Sulla base delle metodologie adottate da Eurostat, sono state calcolate le percentuali di raggiungibilità degli obiettivi fissati. E, di conseguenza, sono state assegnate delle valutazioni calcolando la distanza da tali obiettivi quantitativi, misurando la percentuale di raggiungibilità dell’obiettivo nell’ipotesi che il trend osservato nel breve o nel medio/lungo periodo sia confermato fino all’anno previsto per il raggiungimento del target, quindi fino al 2030.

Il Rapporto di sostenibilità del Comune di Settimo Torinese relativo al 2025: i dettagli

Vediamo intanto la fotografia degli indicatori. Settimo è al suo terzo Rapporto di sostenibilità, segno di un costante lavoro fatto di progetti, azioni, monitoraggio. Settimo Torinese si attesta a circa il 77% di indicatori quantitativi con tendenza positiva o stabile su materie di competenza comunale nel breve periodo, cioè negli ultimi 3 – 5 anni. Considerando l’ultimo anno, tale percentuale sale a circa all’87%, una percentuale che attesta Settimo nella fascia alta di performance, mentre per quanto riguarda gli indicatori qualitativi, il tasso di positività è all’82,6%, un dato molto interessante, considerando l’asticella alta posta dal set di indicatori della Rete.

Tra i dati quantitativi più significativi si segnalano:

– la diminuzione del nuovo consumo di suolo

– la diffusione della videosorveglianza cittadina;

– la diminuzione dei consumi energetici pro capite;

– la conversione di quasi tutta l’illuminazione pubblica a LED;

– la crescita dei servizi digitali e degli strumenti di comunicazione digitale;

– l’incremento dell’uso dei Criteri ambientali minimi negli acquisti comunali;

– la diffusione delle colonnine di ricarica per auto elettriche;

– l’incremento della capacità di riscossione dell’ente;

– il riequilibrio di genere per le intitolazioni toponomastiche;

– la diffusione di casette dell’acqua e fontanelle;

Tra gli indicatori qualitativi, positive, tra le altre, le azioni su:

– la presenza di parchi accessibili;

– l’approvazione nel 2022 del piano di contrasto all’inquinamento acustico, nel 2020 del Paes, nel 2024 del piano di Protezione civile;

– l’avvio dello studio per l’adozione della tariffazione puntuale per la Tari;

– l’avvio della proceduta per la costituzione di una Comunità energetica rinnovabile;

– le iniziative nelle scuole contro lo spreco di cibo e per l’educazione alimentare;

– il mantenimento dell’addizionale comunale Irpef a livelli minimi per i redditi più bassi;

– il pagamento delle fatture mediamente con oltre 16 giorni di anticipo sulla scadenza;

– l’avvio dell’iter per la redazione del primo Bilancio di Genere comunale;

– l’adozione e il potenziamento di forme innovative di partecipazione pubblica, alcune delle quali rivolte ai giovani;

– l’adozione della Carta di Avviso Pubblico per l’etica in politica.

Settimo Torinese e la nuova fase del monitoraggio

Come accennato, il Comune di Settimo Torinese, già all’avanguardia dal punto di vista della sostenibilità e forte dei propri numeri, ha sperimentato l’evoluzione del monitoraggio della Rete dei Comuni Sostenibili. L’altro comune pilota è stato Piacenza, mentre dal 2026 il metodo sarà esteso a tutti i comuni aderenti all’associazione. Ecco alcuni dei target analizzati per Settimo Torinese:

– posti negli asili nido (goal 4): l’obiettivo è il 33% nel 2030 e siamo al 20% (in crescita da tre anni, con azzeramento della lista di attesa nell’anno 2024-2025), quindi il target, per quanto ambizioso, è raggiungibile;

– verde urbano (goal 11): si intende la disponibilità di mq di verde urbano per abitante. Attualmente siamo al 72,66 e l’obiettivo al 2030 è di 75,70: risultato raggiungibile;

– piantumazioni (goal 15): si intende il numero di alberature medie nei cinque anni ogni 1.000 residenti. Il target comunale è di 10 alberi ogni 1.000 e il target è stato raggiunto e superato nel 2024 con 10,5;

– videosorveglianza (goal 16): l’obiettivo di 10 telecamere ogni 1.000 residenti nel 2030 è pienamente raggiungibile, dato che siamo al 4,8 e il dato dal 2022 è quasi raddoppiato;

 

– illuminazione pubblica a LED (goal 7): l’obiettivo è 100% entro il 2030 e il dato attuale è di 99,66%, peraltro in crescita da anni, per cui risultato è ampiamente raggiungibile con largo anticipo;

– servizi presenti nell’app IO (goal 9): l’obiettivo è il 90% entro il 2030 e attualmente siamo al 70: va sottolineato che questa crescita è partita da zero nel 2022, per cui il traguardo è alla portata in breve tempo;

– diffusione colonnine di ricarica (goal 9): l’obiettivo è raggiungere le 10,9 colonnine ogni 10 kmq entro il 2030: la situazione ne registra attualmente 4,3 con un dato sempre in crescita: l’obiettivo è alla portata;

– auto ecologiche (goal 11): si intende la percentuale di auto a impatto zero nel parco mezzi del Comune. L’obiettivo è di raggiungere il 5% entro il 2030, ma al momento non sono ancora state attivate azioni in tal senso;

– piste ciclabili (goal 11): ci si riferisce ai km di piste ciclabili presenti nel territorio comunale. Il target è incrementare il dato del 5% nel 2030 rispetto al 2025: essendo al 27,45 e considerando la tendenza registrata nel periodo di analisi, il risultato sarebbe raggiungibile (fissato al 28,2%).

– rifiuti pro capite (goal 12): il target comunale è scendere sotto ai 500 kg pro capite entro il 2030. Vista la positiva inversione di tendenza nel 2023, il risultato potrebbe essere raggiungibile;

– raccolta differenziata (goal 12): l’obiettivo è superare il 70% entro il 2030 e il dato attuale è di 65%. È quindi possibile raggiungere il risultato;

– casette dell’acqua e fontanelle pubbliche (goal 6): l’obiettivo è raggiungere 4 punti acqua ogni 1.000 residenti entro il 2030 e al momento, anche se il dato di 2.03 è in crescita costante, sarebbe difficilmente raggiungibile, segno che il Comune si è dato un obiettivo ambizioso e che serviranno azioni costanti per raggiungerlo.

“La scelta di misurarci con obiettivi così ambiziosi è una sfida complessa – interviene la sindaca di Settimo Torinese Elena Piastra –. Si comincia però a vedere il frutto di anni di lavoro su vari fronti: ambiente, servizi alla persona, innovazione. Elementi che racchiudiamo nell’etichetta ‘sostenibilità’ intesa come capacità del Comune di dare risposte alle esigenze di cittadini e cittadine in termini di servizi e di gestione delle risorse economiche, territoriali, ambientali. I risultati ci confortano, considerato che la Rete ci colloca nella fascia alta della performance. Certo ancora moltissimo resta da fare. Credo che questo approccio, basato sulla misurazione e sui dati, non si possa mai considerare concluso: è bene che diventi un metodo di analisi della performance del Comune, finalizzato anche e soprattutto a indicarci dove migliorare e dove rimodulare gli obiettivi. Quando abbiamo definito gli obiettivi abbiamo fissato l’asticella molto in alto. Su tanti parametri, penso ad esempio allo sviluppo di parchi e spazi verdi, siamo vicini al target o l’abbiamo raggiunto in anticipo. Su altri, dobbiamo fare ulteriori sforzi. Essere stati apripista in questa ‘sfida nella sfida’, ovvero la misurazione del nostro grado di sostenibilità, è stato un ulteriore sprone a lavorare al meglio delle nostre capacità, pensando sempre al bene della nostra città e dei nostri concittadini e concittadine”.

“Un plauso al Comune di Settimo Torinese, dall’amministrazione comunale ai tecnici, per questo gran lavoro di monitoraggio relativo alla fase due del monitoraggio delle politiche di sostenibilità – sottolinea il presidente della Rete dei Comuni Sostenibili, Valerio Lucciarini De Vincenzi –. Questa nuova fase, ancora sperimentale ma presto strutturale, sta portando risultati molto interessanti e la situazione positiva di Settimo Torinese lo conferma. Gli enti locali possono fare molto per l’Agenda 2030: adesso occorre rilanciarla, tutti insieme”.

“Settimo Torinese si distingue non solo per i risultati raggiunti nel merito degli obiettivi dell’Agenda 2030 e degli indicatori della nostra Rete, ma è un punto di riferimento anche metodologico: un esempio per molti altri enti locali – afferma Maurizio Gazzarri, direttore tecnico della Rete dei Comuni Sostenibili –. Il Comune ha saputo gestire con qualità la pressione dell’essere a ridosso di una grande città, senza mai perdere le proprie caratteristiche. Ha saputo rigenerarsi e rinnovarsi sia dal punto di vista economico sia da quello ambientale, sociale e culturale. I nostri report certificano i risultati di questo impegno”.

Ufficio Stampa Rete dei Comuni Sostenibili | la White